I consiglieri del PS accusano Moedas di voler “monopolizzare la propaganda” a Lisbona

I consiglieri del PS presso il consiglio comunale di Lisbona accusano il sindaco di voler "monopolizzare la propaganda" avendo ordinato la rimozione di manifesti politici a Marquês de Pombal, Alameda e tra Saldanha ed Entrecampos.
"In cammino verso le elezioni locali, Carlos Moedas non nasconde più la sua intenzione di detenere il monopolio della propaganda a Lisbona, scambiando ciò che è municipale per suo, come un mezzo e al servizio della campagna del suo partito", si legge in un comunicato dei consiglieri socialisti.
“Dimenticando il passato del sindaco che, alle ultime elezioni locali, inaugurò un gigantesco cartellone pubblicitario a Marquês de Pombal, Carlos Moedas ordinò la rimozione forzata dei manifesti politici dal cosiddetto asse centrale di Lisbona”, criticano.
La questione è la zona tra Saldanha ed Entrecampos, dove, secondo i consiglieri del PS, Carlos Moedas “ha permesso l'installazione di centinaia di 'mupi' del Consiglio comunale che trasmettono incessantemente messaggi di autopromozione del suo governo, dimostrando che ciò che vuole veramente è diventare il monopolista della diffusione della propaganda politica”.
“L'Asse Centrale, privo di propaganda di partito, continua a essere 'carico' di propaganda municipale, da Carlos Moedas a Carlos Moedas, mancando in piena regola la decisione dell'esecutivo municipale che, dal 23 aprile, regola l'uso della rete di diffusione istituzionale dell'autorità locale”, affermano nella stessa nota.
I socialisti affermano addirittura che negli ultimi tre anni e mezzo, "mentre Lisbona ha avuto un sindaco in cassa integrazione, il PSD ha avuto un candidato a tempo pieno per il governo locale".
Va ricordato che la posizione dei consiglieri socialisti segue le dichiarazioni del sindaco di Lisbona che, lunedì, ha difeso la rimozione dei manifesti politici da “tutte le principali vie della città”.
Jornal Sol